Pannello fonoassorbente Euroclasse B-s2,d0 composto da fibre di poliestere termolegate senza collanti di densità 30 kg/mc. Grazie alle sue qualità il pannello sostituisce perfettamente la lana minerale in molteplici applicazioni.
Viene indicato per pareti e contropareti in cartongesso.
20 |
30 |
40 |
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Conduttività termica |
λ |
0,036 W/mK |
0,036 W/mK |
0,036 W/mK |
Formato |
Lastra |
1,20 x 1,42 m |
0,60 x 1,20 m |
0,60 x 1,20 m |
Calore specifico |
J/kg K |
1,18 kJ/kgK |
1,18 kJ/kgK |
1,18 kJ/kgK |
Potere calorifico superiore |
Mj/kg |
24,98 Mj/kg |
24,98 Mj/kg |
24,98 Mj/kg |
Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo |
μ |
3,11 μ |
3,11 μ |
3,11 μ |
Reazione al fuoco |
B-s2,d0 |
B-s2,d0 |
B-s2,d0 |
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Densità |
Kg/m³ |
30 Kg/m³ |
30 Kg/m³ |
30 Kg/m³ |
1. Muratura intonacata esistente di spessore variabile
2. Lastra termo-acustica POLYWALL
3. Lastra acustica PHONOPRILL su struttura metallica
4. Lastra in cartongesso
5. Fascia ROTOCELL AD sul resto del perimetro
6. Fascia di desolarizazione POLYPRILL a terra
Le staffe antivibranti sono fondamentali per la corretta posa di un controsoffitto.
Il numero è variabile a seconda del peso, visto che le staffe hanno un loro range di lavoro, solitamente il quantitativo varia tra 3,0 / 3,5 elementi a mq. Si tenga conto che il passo longitudinalmente al posizionamento della struttura metallica è pari a 90,0 cm.
Le due staffe antivibranti ELASTIC ORI ed ELASTIC PAR differiscono per l'elemento elastico che utilizzano: risulta più performante nella versione dell' ELASTIC ORI e più rigido per la versione ELASTIC PAR.
Questo non deve far pensare che un prodotto sia migliore dell'altro, in quanto il loro utilizzo varia a seconda del solaio sul quale devono essere installati.
La struttura metallica minima da utilizzare per un controsoffitto possiede dimensioni 50 x 27 mm, perciò la doppia struttura metallica incrociata ha bisogno minimo di 6,0 cm. Tenendo conto che le nostre staffe antivibranti abbassano lo stesso controsoffitto di ulteriori 4,0 -5,0 cm e la lastra antivibrante possiede uno spessore di 2,0 cm, allora il ribassamento minimo per tale soluzione è di 12,0 cm.
Il controssoffitto acustico, di qualunque tipo sia, deve essere sempre desolarizzato mediante fascia adesivizzata ROTOCELL AD. Questo punto di "stacco" è fondamentale per far in modo che il controsoffitto sia svincolato dal resto della struttura e non permetta il passaggio di vibrazioni attraverso i paramenti verticali.
Il controsoffitto eseguito con staffe antivibranti o con struttura portante sono due sistemi che si possono utilizzare in situazioni diverse: l'utilizzo di struttura autoportante è consigliabile con luci d'intervento inferiori a 3,0 - 4,0 m (esempio: corridoi, bagni) , mentre con luci più importanti si deve utilizzare il sistema con staffe antivibranti (esempio: camera, soggiorno). L'utilizzo di struttura autoportante risulta notevoltemente più efficace, in assenza di trasmissioni laterali, in quanto il solaio esistente non viene interessato dall'intervento.
La conoscenza del solaio di partenza da isolare acusticamente è il punto di partenza fondamentale per sviluppare un'apposita soluzione.
L'isolamento acustico, sia aereo, sia da impatto, sarà migliore al diminuire delle caratteristiche fonoisolanti del solaio stesso. A parità di spessore, il controsoffitto eseguito su solaio massivi (esempio, latero-cemento, cemento armato) può portare a miglioramenti inferiori rispetto ad un solaio leggero (esempio: trave e tavolato, Xlam).
Il controsoffitto acustico anche se ribassato mediante pendini, non perde mai la sua funzione fonoisolante, anzi la cavità d'aria che si crea tra il solaio esistente ed il nuovo controsoffitto permette di ottenere un miglioramento dei valori acustici.
Oltre ai prodotti per l'isolamento acustico, la lama d'aria permette il completo scollegamento tra nuovo intervento e strutture esistenti.
Il controsoffitto acustico si può eseguire in due soluzioni su una copertura in legno.
1. E' possibile intervenire mediante apposito sistema smorzante con controsoffitto tra le travi, mantenendo in tal modo il ponte acustico dato dalle travi che permette il collegamento tra interno ed esterno.
2. La soluzione molto più performante ed a basso spessore utilizza una struttura all'interno degli interassi riempita con materassino in ecofibra ed una lastra accoppiata di finitura appena al di sotto delle travi in legno. Tale soluzione è migliorativa rispetto alla prima in quanto si elimina completamente il ponte acustico dato dalle travi in legno.
Le lastre acustiche da noi proposte sono lastre accoppiate, perciò vanno posate semplicemente con la parte elastica verso la superfice di posa, stuttura metallica o laterizio e lastra in cartongesso a vista. L'unica nota importante è la corretta posa, ossia con fughe regolari, stuccatura e rasatura come da specifiche per i sistemi a secco.
Le lastre acustiche sono lastre accoppiate presso la nostra azienda, ma presentano caratteristiche profondamente diverse. La lastra PHONOPRILL (nelle due versioni), è costituita da una semplice lastra in cartongesso accoppiata a gomma naturale riciclata ed è applicabile di solito alla struttura metallica (si vedano le nostre soluzioni certificate). La lastra MICROGIPS PLUS, invece, è costituita da una lastra in cartongesso con alta densità accoppiata ad un polietilene reticolato chimico. Tale lastra è applicabile direttamente in aderenza ad una parete in laterizio (si veda le nostre soluzioni certificate).
La lastra acustica PHONOSOFT è costituita da una semplice lastra in cartongesso accoppiata ad un materassino di tipo fibroso.
Essa viene incollata mediante colla tipo Perflix o similari direttamente con la parte fibrosa verso la parete da trattare. La corretta posa prevede fughe regolari e sigillate con NASTRO ALLUMINATO AD.
Il pannello acustico THERMOMAX BIT è un prodotto composto da membrana elastomerica e fibra di poliestere.
La membrana funge da elemento fonoimpedente mentre la fibra di poliestere funga da funzione fonoassorbente. Detto ciò, il manto fonoimpedente è da posizionare verso il lato della partizione verticale più delicato dal punto di vista acustico.
Il pannello multi accoppiato Mantobit, è un sistema massa-molla-massa completo ed ha una funzione fonoimpedente soprattutto su parete con laterizi molto leggeri.
Esso viene ancora con n° 3 viti sulla parte superiore del pannello e viene incollato con colla tipo Boostik.
Infine si consiglia di utilizzare altre n° 2 viti sulla mezzeria e sulla parte inferiore del pannello. La corretta posa prevede che i bordi dei pannelli siano ben accostati e sigillati con NASTRO ALLUMINATO AD.
https://polymaxitalia.it/wp-content/uploads/2020/07/Hotelimpero1-8.jpg
La membrana tecnica multistrato SUPREMA 3.5 ha molteplici funzioni di utilizzo, partendo dalle pareti fino ai solai soprattutto di tipo leggero.
La membrana ha fornito un interessante valore del potere fonisolante come indicato nella soluzione certificata con spessore d'imgombro pari a 8,0 cm ( si veda la nostra soluzione certificata).
La nostra azienda per questi casi propone una soluzione certificata che nello spessore di 3,5 cm può migliorare la protezione contro i rumori aerei (voci , tv, radio ecc) provenienti dall'abitazione vicina.
Nel caso in cui i rumori risultassero di altra natura o la parete esistente fosse in muratura pesante e di elevato spessore meglio dirottare l'intervento sulla soluzione certificata con spessore pari a 7,5 cm (si vedano le nostre soluzioni certificate).
Clicca QUI per visualizzare le nostre soluzioni certificate https://polymaxitalia.it/casi-studio/
La presenza di impianti elettrici, come possono essere le scatolette, possono essere un punto debole e ridurre drasticamente i benefici del rivestimento acustico, tuttavia si può ovviare a questo problema rivestendo la sede di ogni scatola elettrica con manto fonoisolante specifico MANTOPHON PBX.
Il manto poliaccoppiato MANTOPHON PBX, veniva utilizzato spesso sui solai soprattutto di tipo leggero e su paramenti verticali sempre di tipo leggero come tramezze in laterizio perché è un prodotto che concentra, in uno spessore ridotto, un elevato potere fonoisolante grazie al suo elevato peso specifico.
Tale prodotto, però, contribuisce in misura minima o assente con applicazioni a ridosso di un paramento di tipo massivo (esempio: muratura) con peso "n" volte superiore e con fissaggio mediante ancoraggi rigidi.
Infatti, da questa applicazione non si ottengono miglioramenti del potere fonoisolante perché l'aumento di peso portato dal MANTOPHON PBX è poco significativo rispetto a quello della partizione esistente.
Sulla base di esperienze fatte relative a molte prove strumentali, intervenendo solo su un lato di parete si sono riscontrati benefici, almeno in termini numerici, maggiori verso il lato opposto alla parete rivestita dove, in presenza di un doppio paramento in laterizio (12+aria+6 cm), l'intervento è stato realizzato a ridosso del paramento molto più leggero.
Se a questa situazione si aggiunge anche un rapporto sfavorevole tra massa murale e masse laterali ed una trasmissione di fiancheggiamento sbilanciata, ecco il motivo per cui, sebbene in casi rari, sia stato riscontrato analiticamente, invertendo il senso di misura, un potere fonoisolante diverso.
La realizzazione di una controparete o parete nuova a secco, secondo la nostra esperinza, deve prevede delle fascia di desolarizzazione rispetto alla struttura esistente. In presenza della soluzione certificata con spessore inferiore a 6,5 cm la desolarizzazione avviene mediante la fascia adesivizzata ROTOCELL AD su tutto i lperimetro della nuova realizzazione. Per gli interventi con spessore superiore a 6,5 cm, invece, alla base si prevede l'utilizzo di una fascia in ecofgomma POLYPRILL per ostenere i nuovi cariche della parete, mentre sul resto del perimetro di intervento si prevede l'utilizzo della solita fascia adesivizzata ROTOCELL AD. La desolarizzazione tra elelmenti di nuova realizzazione e struttura esistente è fondamentale per la corretta esecuzione.
La presenza di un elemento strutturale non trattato all’interno della parete divisoria tra due distinte unità abitative rappresenta un percorso di trasmissione del rumore e può influenzare negativamente le prestazioni acustiche della parete stessa; inoltre l’interruzione delle contropareti fonoisolanti in corrispondenza del pilastro costituisce una discontinuità “importante” e ne pregiudica le prestazioni acustiche.
E' necessario estendere la posa del rivestimento fonoisolante acustico anche all’elemento strutturale, con i seguenti materiali:
𝗠𝗔𝗡𝗧𝗢𝗣𝗛𝗢𝗡 𝗣𝗕𝗫 manto composto da polietilene reticolato chimico con interposta una lamina di piombo per dare continuità alla parete
𝗣𝗢𝗟𝗬𝗪𝗔𝗟𝗟 pannello fonoassorbente ecologico con la funzione di assorbitore
𝗣𝗛𝗢𝗡𝗢𝗣𝗥𝗜𝗟𝗟 lastra in cartongesso accoppiata ad uno strato smorzante fonoisolante costituito da una miscela di gomme sintetiche provenienti da eco-riciclo, per aumentare la massa dell’ultimo strato e fornire un ulteriore strato ammortizzante.
L’utilizzo di questi materiali permette di seguire il sistema fisico 𝗠𝗔𝗦𝗦𝗔-𝗠𝗢𝗟𝗟𝗔-𝗠𝗔𝗦𝗦𝗔 e quindi fornire la continuità dell’isolamento acustico di parete.
I ponti acustici sulla connessione finestra-muratura sono molteplici e devono essere affrontati in fase progettuale attraverso l'analisi del nodo primario e del nodo secondario.
Gli errori più comuni che rivestono un peso importante sulla prestazione complessiva della finestra e di conseguenza della facciata sono l'uso di schiume non adeguate e la loro errata messa in opera, l'assenza di tenuta all'aria, il giunto in luce, la realizzazione delle spallette eseguita con materiali plastici sinterizzati leggeri, l'uso di monoblocchi o termocasse con prestazioni acustiche inferiori a 42 dB.